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Parodontite: conviverci è possibile

Un adeguato piano terapeutico abbinato a una corretta igiene domiciliare consentono oggi di conservare estetica e funzionalità dei propri denti. Ecco come.
Scritto da Krizia Piccinin

La malattia parodontale o parodontite (comunemente conosciuta come piorrea), è la perdita irreversibile dei tessuti di supporto (osso e gengiva) dei denti. Tale perdita deriva dall’infiammazione cronica che coinvolge la gengiva e l’apparato di sostegno del dente, comportando la formazione di tasche parodontali (sacche che si formano tra la radice del dente e la gengiva), mobilità dentaria, perdita di osso di supporto e, in ultimo, la perdita dell’elemento dentario.

La causa principale dell’infiammazione è rappresentata dalla placca batterica associata a fattori predisponenti come la componente genetica ed ereditaria, fumo, diabete, problemi cardiocircolatori. La compresenza di due o più di questi elementi può concorrere all’aggravarsi della patologia e delle sue conseguenze: proprio per questo la parodontite viene definita “multifattoriale”.

Per la corretta diagnosi e la stadiazione della parodontite è necessario raccogliere informazioni tramite un’accurata anamnesi, un esame obiettivo ed esami radiografici.

È inoltre importante essere consapevoli che tale patologia si può curare, ma da essa non si può guarire definitivamente: una volta completato il percorso individuale, è pertanto fondamentale un impegno costante nel tempo per il mantenimento dei risultati raggiunti. Ecco perché un’adeguata igiene orale domiciliare a supporto del piano terapeutico specifico per il singolo paziente aumenta la possibilità di conservare funzione ed estetica dei denti colpiti dalla malattia parodontale.

In questo, fiducia e collaborazione tra le due parti sono essenziale.

MALATTIA PARODONTALE: COME LA CURIAMO

  • In caso di malattia parodontale conclamata, l’igienista dentale e l’odontoiatra stabiliranno un piano di trattamento personalizzato. Nelle forme più gravi potrebbe essere necessario l’utilizzo di terapie antibiotiche topiche o sistemiche;
  • Raggiunto un adeguato miglioramento generale e stabilizzato il decorso della malattia, l’odontoiatra potrà eventualmente consigliare un approccio chirurgico per migliorare la morfologia gengivale, dentale e ossea al fine di rendere il risultato mantenibile nel tempo e facilitare le manovre di igiene domiciliare;
  • Terminata la terapia iniziale, verrà pianificato il percorso di mantenimento basato su richiami ravvicinati, la cui frequenza viene personalizzata sul singolo paziente.

In linea generale la sequenza di appuntamenti per il trattamento della malattia parodontale è così composta:

  • Status radiografico e fotografico, sondaggio parodontale completo, apertura cartella parodontale;
  • Strumentazione sopragengivale; analisi dei fattori di rischio modificabili e non modificabili, istruzione alla corretta igiene orale domiciliare (tecniche e ausili)
  • Due o più sedute di strumentazione sottogengivale;
  • Prima rivalutazione ed eventuale ristrumentazione;
  • Rivalutazione a 3 mesi ed eventuale pianificazione chirurgica;
  • Pianificazione della terapia di mantenimento;
  • Terapia di mantenimento che può essere modificata con il passare del tempo.